L’acufene: realtà o prodotto del nostro cervello?

da | Giu 22, 2023 | Patologie e disturbi | 0 commenti

L’acufene è un suono, un fischio all’orecchio, che percepiamo in assenza di uno stimolo acustico esterno e può essere distinto in:

SOGGETTIVO (rappresenta il 99% dei casi):

Quando è un suono che percepiamo in mancanza di una sorgente esterna.

OGGETTIVO:

Quando il rumore è generato da una struttura interna al nostro corpo contigua all’orecchio; in questo caso il rumore è udibile anche da un’altra persona.

Epidemiologia

L’acufene interessa dal 5-15% della popolazione generale, diventando invalidante per il 2% di questa.

EZIOLOGIA

L’ipoacusia (scarso udito) e l’iperacusia potrebbero essere correlate all’acufene, ma in realtà solo dal 6-20% delle persone con problemi di udito manifestano acufene. Perché non tutti hanno l’acufene? Perché ci sono dei meccanismi di feedback inibitorio che ne impediscono l’insorgenza. Sembra che sia proprio la compromissione di questi sistemi di controllo a slatentizzare l’acufene.

L’inizio dell’acufene può essere dovuto ad un danno uditivo, in alcuni casi sembra essere legato ad una problematica più psicologica, ma può essere dovuto anche ad alterazioni somatosensoriali, cioè ad un’interferenza dei muscoli e delle articolazioni di: testa, sistema masticatorio, collo e spalla. Quest’ultimo caso rappresenta dal 36-43% di tutti gli acufeni soggettivi.

Valutazione

In presenza di un acufene devono essere determinate le seguenti caratteristiche:

Durata dell'acufene (acuto o cronico)

Pulsatilità

Modulazione dell'acufene

Sintomi associati (come disturbi del sonno e problemi di concentrazione)

A seguito di una visita otorinolaringoiatrica per escludere danni anatomici o altre problematiche severe, se il rumore/fischio all’orecchio è modulato dai movimenti della mandibola o del collo, dovrebbe essere presa in considerazione la fisioterapia.

In questi pazienti è opportuno esaminare:

Le articolazioni e i muscoli del collo

L’articolazione temporo-mandibolare e i muscoli masticatori

La parte alta del torace

La spalla

Trattamento

Un’attenta valutazione e trattamento dell’articolazione temporo-mandibolare effettuata da fisioterapisti specializzati su questa articolazione sembra avere un ruolo chiave nell’inquadramento e nella gestione dell’acufene.

ACUFENE SOGGETTIVO

Nei pazienti che presentano acufene soggettivo con alterazioni somatosensoriali la combinazione di terapia manuale, medicina osteopatica e medical training therapy consente di migliorare o eliminare definitivamente la presenza dell’acufene; è bello sentir dire: “sono guarito dall’acufene”.

Terapia manuale

Migliorare la mobilità delle articolazioni ipomobili, rieducare il paziente al loro uso e trattare le disfunzioni miofasciali a carico dei muscoli dei distretti sopra citati si è dimostrato efficace nella gestione di questa patologia.

Ad oggi non abbiamo ancora certezze su l’acufene, ma negli ultimi anni abbiamo una serie di informazioni che ci permettono di inquadrare e gestire meglio questa patologia.

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